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Nasce "Fattura Per Tutti": il servizio di generazione della fattura elettronica gratuito pensato per i professionisti e le PMI
Le Piccole e Medie Imprese ed i liberi professionisti sono i principali fornitori della pubblica amministrazione, per questo abbiamo pensato a loro: Non si pagherà mai la generazione della fattura elettronica, questa è una promessa. Siamo anche noi una PMI e crediamo che le imprese non debbano pagare per incassare i crediti dalle Pubbliche amministrazioni.

In piena operatività dell’obbligo di fatturazione elettronica, l’Agenzia dell’Entrate ha reso nota la circolare 18/E dove vengono forniti significativi chiarimenti in merito alla definizione, invio e ricezione, tratti distintivi, nonché indicazioni sul contenuto delle fatture. Inoltre, vengono specificate le modalità con le quali è possibile conservare le fatture in forma elettronica in un Paese estero. Senza dubbio la prima esplicita precisazione che salta all’occhio è quella concernente la definizione.
L’Agenzia, difatti, chiarisce che per la distinzione tra fatture elettroniche e cartacee non è, di per sé, il tipo di formato originario – elettronico o cartaceo utilizzato per la sua creazione – a far la differenza bensì la circostanza che la fattura sia in formato elettronico quando viene trasmessa (o messa a disposizione), ricevuta ed accettata dal destinatario. Pertanto, tutte quelle fatture che siano state create in formato elettronico ma successivamente inviate e ricevute in formato cartaceo non sono considerate come “fatture elettroniche”. Al contrario, le fatture create in formato cartaceo ma successivamente trasformate in documento informatico per l’invio e la ricezione tramite canale telematico, sono considerate fatture elettroniche a condizione che soddisfino i requisiti di legge della fattura elettronica.

La rivoluzione che sarà dunque più per le imprese che per lo Stato.
Dal 6 giugno il panorama nazionale ha assistito a un cambiamento rivoluzionario. A partire da tale data è scattata l’obbligatorietà della fatturazione elettronica e con esso si è potuto compiere un primo e importante passo in avanti verso gli obbiettivi dell’Agenda Digitale. Per procede ai pagamenti, ora è necessario che le aziende emettano la fattura esclusivamente in formato elettronico. Se non si adeguano, niente soldi.
Diretti interessati saranno circa 9 mila enti tra ministeri, scuole, caserme della Polizia e dell’Esercito, musei, biblioteche, agenzie fiscali enti di previdenza e assistenza sociale, che non potranno più accettare ed emettere fatture in formato cartaceo e ne potranno procedere ad alcun pagamento sino alla ricezione della fattura. Tutto digitale, senza carta.

Inizia il conto alla rovescia per l’attuazione del Decreto Ministeriale n. 55 del 3 aprile 2013, entrato in vigore il 6 giugno 2013, con il quale si sono fissati le scadenze degli obblighi di utilizzo della fatturazione elettronica per quanto riguarda i rapporti economici con la Pubblica Amministrazione (ai sensi della Legge 244/2007, art. 1 commi da 209 a 214). Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti nazionali di previdenza e assistenza sociale saranno i primi ad adeguarsi al Decreto, e difatti a partire dal 6 giugno 2014 dovranno provvedere all’emissione, trasmissione, conservazione, monitoraggio e rendicontazione della spesa pubblica.

Il 2014 parte con l’impasse per le PA resa nota dall’Agenzia delle Entrate. Infatti Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti locali, a partire al 6 giugno, non potranno più accettare fatture emesse o trasmesse in formato cartaceo.

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